La Russia legalizzerà le criptovalute per i pagamenti “in un formato o in un altro”

Mentre la brutale invasione russa dell’Ucraina continua a pesare sull’economia russa, Mosca prima o poi deciderà di legalizzare i criptoasset come mezzo di pagamento, come indicato dal ministro dell’Industria e del Commercio del paese Denis Manturov. Il funzionario ha dichiarato che il governo sta avanzando verso il raggiungimento di un’intesa con la Banca Centrale della Federazione Russa che in passato ha dimostrato una posizione riluttante sulle criptovalute. Mentre parlava a una conferenza di New Horizons in Russia, a Manturov è stato chiesto se considerava che i criptoasset sarebbero diventati legali per i pagamenti.

“La domanda è, quando ciò accadrà, come sarà regolato, ora che la banca centrale e il governo stanno lavorando attivamente su di esso”, ha detto il ministro, come citato da Reuters. “Ma tutti tendono a capire che… prima o poi questo sarà implementato, in un formato o nell’altro”.

Elvira Nabiullina, governatore della banca centrale russa e stretta collaboratrice del dittatore russo Vladimir Putin, ha a lungo affermato che la banca non può accogliere investimenti in criptoasset e ha suggerito che il Cremlino vieta il trading e l’estrazione di criptovalute. Il governatore cripto-scettico ha sostenuto un divieto di cripto nel tentativo di frenare ciò che percepisce come una minaccia per il sistema finanziario russo, ma Putin avrebbe detto a lei e ai funzionari governativi di sviluppare un compromesso sulla questione. La posizione della banca centrale è in netto contrasto con la posizione presentata dal Ministero delle Finanze russo che ritiene che i criptoasset dovrebbero essere regolati e tassati dal governo invece di essere vietati. Il ministero sta pianificando di sviluppare una legislazione pertinente quest’anno, secondo l’agenzia di stampa statale TASS.

Allo stesso tempo, il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha espresso la sua riserva nei confronti delle criptovalute e lo scorso aprile ha dichiarato di essere contrario al riconoscimento della criptovaluta, che potrebbe complicare ulteriormente il processo decisionale.

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