Due parole sul caso TERRA/LUNA

Il caso TERRA/LUNA ci porta a riscoprire ciò che davvero può fare la differenza nel settore delle criptovalute e della blockchain.

Un altro progetto finito (o quasi, poichè in quanto centralizzato sta già subendo upgrade di recupero del salvabile).
Un’altra occasione di fare qualcosa di diverso fermata dalle inevitabili conseguenze dell’attrarre a sè partecipanti stimolandoli mediante l’avidità.
Come può sostenersi nel lungo periodo un protocollo che genera il 20% di API, se non grazie al costante afflusso di capitali di nuovi interessati a prendersi questa fetta di torta?
Prima di approfondire quindi gli aspetti tecnici del fallimento accaduto nelle scorse 72 ore (cosa che non faremo siccome è stato argomento ampiamento trattato in post più tecnici), chiedetevi se siete in grado di riconoscere le dinamiche che evidenziano uno schema Ponzi e se, una volta riconosciuto, siete pronti o meno ad assumervi il rischio di saltarci a bordo, sapendo inevitabilmente dove porterà se non verrà corretto.

Che cos’è quindi un Ponzi?
Non è necessariamente una truffa tanto per cominciare; esistono svariati schemi Ponzi nel panorama finanziario e istituzionale di svariate parti del mondo e continuano a funzionare anche se vacillanti (non farò nomi). Eh sì, poichè uno schema Ponzi non può durare all’infinito; questo perchè il principio fondante della sua base è il fatto che le rendite dei primi a prendervi parte sono permesse dalle nuove risorse introdotte dagli ultimi arrivati; questo è il succo della questione. Quindi:
– vi è un ente centrale garante/fallibile (un nodo potenzialmente malevolo per osservarlo dal punto di vista della decentralizzazione);
– vi è rendita/guadagno solamente grazie all’introduzione di nuove risorse;
– ergo: il sistema non è in grado di autosostenersi generando ricchezza/valore dal suo funzionamento senza essere costantemente alimentato.

Quali sono quindi i segnali che ci fanno capire se ci stiamo muovendo verso una cosa del genere?
– vi è un ente centrale che può accendere/spegnere il sistema in ogni momento;
– ci sono condizioni molto allettanti a prendervi parte (cosa che può anche andare bene se è dichiarato essere una parte iniziale di una roadmap volta a modifiche successive atte a stabilizzarne il funzionamento una volta creata una community di partecipanti, tecnica appena attuata dall’exchange crypto.com riducendo i cashback delle sue carte prepagate ad esempio);
– è presente una community sfegatata composta da fanboy che difendono a spada tratta e spesso con modalità “tribali” e prive di approfondimento ogni area del progetto.

Cosa possiamo imparare quindi da questa vicenda?
– il mercato delle crypto resta il sandbox di incubazione tecnologica e finanziaria più interessante per il futuro, ma deve maturare ancora molto siccome i suoi partecipanti sono prevalentemente mossi dagli andamenti di mercato e dalle prospettive di guadagno più che dall’approfondimento tecnico dei progetti;
– il protocollo Bitcoin resta il vero Digital Gold Standard di tutto l’ecosistema; il vero nuovo paradigma. Una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere a BTC, poichè il valore di BTC è dato da ciò che offre tecnicamente e non da cosa potrebbe valere; E AL CONTEMPO quello che potrà arrivare a valere Bitcoin è dato proprio da quello che tecnicamente offre. E’ quindi una sicurezza a doppia mandata che ne sfata infatti qualsiasi analogismo ad un Ponzi.
– qualsiasi protocollo che possa essere spento/riavviato per essere modificato dimostra di non poter essere realmente decentralizzato e distribuito (vedi SOLANA ad esempio) e quindi offre il fianco a tutta una serie di fallibilità legate alla gestione centralizzata che invece dovrebbero voler essere risolte proprio dalla tecnologia Crypto se assunta con significato di evolvere ciò per cui nasce Bitcoin.

Per concludere quindi
Il fallimento, totale o momentaneo che sia, di TERRA/LUNA ci permette di vedere ciò che funziona davvero e ciò che può sembrare farlo ma incappare in incidenti evitabili mediante distribuzione del protocollo, decentralizzazione dei nodi e, soprattutto, CREAZIONE DI VALORE TECNOLOGICO FUNZIONALE.
Esistono già e continueranno ad evolvere nel panorama Crypto progetti e sviluppi anche resi possibili grazie a vicende come quella appena accaduta su questo protocollo.
Ciò che dobbiamo imparare, comprendere ed affinare è quindi il COSA FA ciò verso cui vogliamo il nostro interesse; PERCHE’ RIESCE A FARLO e il PERCHE’ SIA IMPORTANTE E SERVA ciò che apporta.

Francesco Conza
CEO e Co-Founder di CryptoConsulting – Reggio Emilia
formazione@crypto-consulting.it

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